Linee Guida

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Testimonianze

LINEE GUIDA

1.INTRODUZIONE - 2.APPRENDERE LE LINGUE - 3.COME SCEGLIERE E USARE LE CANZONI

1.  INTRODUZIONE

Oggigiorno un'Europa plurilingue è una realtà, ma abbiamo bisogno di più sforzi e lavoro per assicurare una vera integrazione linguistica e culturale tra i cittadini europei e coloro che vivono nelle nazioni vicine.

Per promuovere lo studio di lingue e culture straniere, la Comunità Europea ha via via pubblicato documenti molto importanti allo scopo di informare e dare consigli a coloro che lavorano nel campo. La Commissione fornisce supporto finanziario ai progetti più innovativi ed interessanti che aiutino la promozione della  diversità linguistica e culturale e incoraggino l'apprendimento delle lingue straniere in Europa, seguendo una politica di trasparenza e democrazia nell'educazione linguistica.

L'idea del progetto LIS (Language and Integration through Singing) appare in un momento in cui è cruciale promuovere il plurilinguismo nella comunicazione interculturale e l'integrazione di tutti i cittadini europei. Il progetto vuole sviluppare un approccio didattico innovativo nell'insegnamento della lingua straniera, facilitando sia l'integrazione dei migranti che la comprensione interculturale incorporando le canzoni nelle classi di lingua.

Molti studiosi hanno sottolineato l'impatto positivo che le canzoni hanno sull'apprendimento in genere ed in particolare sull'apprendimento delle lingue straniere.

Studi di psicologia motivazionale e dei metodi di insegnamento delle lingue (Rheinberg, 1997, Titone 1976, Ciliberti 1994, Caon 2006, etc.) hanno sottolineato quanto sia utile per favorire un apprendimento sicuro e duraturo la motivazione intrinseca, legata al piacere e alla curiosità. Non con acquisizione senza motivazione, che si basa su piacere, bisogno e dovere. Tutti gli insegnanti di lingua straniera sanno che il piacere è la reazione abituale degli studenti ad una canzone.

Da un punto di vista  neuro-linguistico le canzoni sono estremamente utili  all'apprendimento della lingua dal momento che mettono in funzione tutti e due gli emisferi del nostro cervello, esponendolo alla musica e alle parole nello stesso tempo e, ciò, in modo globale ed analitico.

Tutti sappiamo quale grande influsso abbia la musica sul battito del cuore e sul ritmo respiratorio, sul comportamento e le emozioni. Saul (The Bible, 1 Sam. 16-23) trovò la pace dell'animo grazie alla musica di Davide; Pitagora diceva che la musica aveva un influsso risanatore; alcuni studi più recenti hanno mostrato che la musica aiuta le piante a crescere (se si tratta di musica classica, però a loro non piace la musica rock e appassiscono se sono costrette a sentirla). Lozanov pensa che la musica ha effetti positivi e la usa in vari momenti della lezione, dal momento che alcuni generi di musica aiutano la memorizzazione.

Oltre all'importanza dell'elemento musicale di per sè, le canzoni sono utili nell'insegnamento delle lingue straniere per la motivazione. Poichè le canzoni sono legate alle emozioni (chi non ha una sua canzone preferita o amata perché gli ricorda un momento o un sentimento particolari?), esse aiutano la motivazione intrinseca, anche chiamata endogena o auto-diretta.

Per quanto riguarda l'acquisizione delle abilità linguistiche, i testi delle canzoni sono tra i migliori per sviluppare l'abilità di ascolto.

Abitualmente, per quanto riguarda  le quattro abilità di base, gli insegnanti privilegiano la produzione orale come se l'apprendimento di una lingua significasse solo parlare. Allo stesso modo, la maggior parte dei materiali in uso sono testi scritti (letteratura, articoli di giornale, pubblicità, ecc.) perché li si trova facilmente e sono, apparentemente, più utili.

Invece, è stato dimostrato che il tempo che noi dedichiamo all'ascolto in un giorno è più del doppio di quello che dedichiamo al parlare. E' stato anche provato che l'abilità di ascolto è acquisita un po' per volta e ha bisogno di un buon rapporto insegnante/allievo soprattutto dove l'insegnate è l'unica fonte da sfruttare per l'ascolto (Beretta M.- Gatti F., (1999) Abilità di ascolto, Torino, Paravia Scriptorium; Santeusanio N. in Impact of the Tempus project CD_JEP-16118-2001 on the Albanian Universities, Comodi A. et alii, (2006), Guerra, Perugia).

 

L'uso didattico della canzone permette all'insegnante di operare sui processi consci ed inconsci dell'individuo, di coinvolgere tutti gli studenti qualunque sia la loro personale forma di intelligenza (Gardner H, Formae  Mentis), di applicare una forma di didattica integrata che metta in opera i due diversi modi di lavorare del cervello umano, di riattivare nello studente competenze personali ed affettive pregresse, in poche parole, di insegnare 'divertendo' (Costamagna L. (1990), Cantare l'italiano, Guerra, Perugia)

Dal punto di vista specificamente glottodidattico, si può solo redigere  un elenco, parziale, delle  possibilità e delle potenzialità che offre il testo della canzone. Esso permette, anzi facilita:

 

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2.  APPRENDERE LE LINGUE CON LE CANZONI

2.1. PERCHE'  FUNZIONANO LE CANZONI?

Le canzoni sono uno strumento potente nell'apprendimento di una lingua. Nessuna meraviglia, quindi, che l'idea di usare la musica in una classe riceva sempre più attenzione sia dagli studiosi che dagli insegnanti nella loro attività.

Le ragioni più ovvie per integrare 'lezioni musicali' nel processo di insegnamento di una lingua sono vantaggi come la facilitazione nella memorizzazione e nel consolidamento dei vocaboli, la pratica implicita della pronuncia, il padroneggiare strutture linguistiche attraverso l'uso ripetuto e il costruire la motivazione grazie al coinvolgimento emotivo. Le canzoni, inoltre, aiutano a migliorare le nostre abilità di ascolto, influenzano comportamento ed emozioni, ed hanno un effetto positivo sulla motivazione. Inoltre:

Comunque, pensiamo alla componente affettiva che la musica e le canzoni aggiungono ad ogni genere di insegnamento. Se pensiamo che  i migliori risultati nell'insegnamento si ottengono in un ambiente rilassato in cui l'ansia sia al minimo e la stimolo al massimo, ci rendiamo conto che l'utilità della musica non sarà mai sottolineata abbastanza. La musica aiuta il docente a creare uno stato emotivo positivo nel discente.

Per quanto concerne l'apprendimento di una lingua, la canzone può essere considerata un ottimo mezzo per interiorizzare la lingua da apprendere (seconda o straniera) Ci sono due processi che avvengono nell'acquisizione di una lingua: uno intuitivo e l'altro conscio. La canzone può contribuire in entrambi i casi. Da una parte, esponendosi alle canzoni nella lingua da studiare, il discente può apprendere in maniera più veloce che attraverso uno studio sistematico. Dall'altra, i testi possono essere usati per svariate attività dal momento che presentano interessanti materiali linguistici.

Questi due processi sono collegati all'uso di ambedue gli emisferi del cervello. Si sa che la parte sinistra del cervello è responsabile per il pensiero logico ed analitico, mentre l'emisfero destro assicura la creatività, usando immagini, metafore ed espressività emotiva.

Alcuni studiosi hanno dimostrato che un'abilità viene appresa e padroneggiata quando si passa dalla parte sinistra alla destra del nostro cervello.

Che c'entra la musica con questo fatto?  Perché entrano in attività tutte e due le parti del cervello? In una canzone emozione e linguaggio coabitano e sono inseparabili. Coesistono assicurando uno scambio continuo tra  razionale ed irrazionale. Prendiamo in considerazione il ritmo, che facilita la memorizzazione e rende godibile la ripetizione. Queste tre componenti  ritmo, lingua e melodia (cioè la lingua è prodotta ripetutamente, facilitata da ritmo e melodia) garantiscono che gli schemi linguistici, le parole e le forme grammaticali siano trasferite nella memoria a lungo termine.

Ricordiamo, inoltre, che cantare è un divertimento per la maggior parte delle persone e, quindi, è tra i modi più piacevoli per acquisire una lingua straniera.

2.2. CAMBIAMENTO NEGLI APPROCCI  ALL'INSEGNAMENTO DI UNA LINGUA STRANIERA: DALL'INSEGNARE LA GRAMMATICA  AI TESTI AUTENTICI

Già negli anni 60 l'insegnamento della lingua era andato oltre la lezione di grammatica tradizionale. I docenti di lingua straniera avevano scoperto quanto fossero essenziali i testi nell'insegnamento di una lingua e li avevano messi al centro dell'unità didattica. Cominciarono a basare il loro insegnamento sui contenuti piuttosto che su punti di grammatica, mai tralasciando aspetti della civiltà.

Tutti i materiali dopo gli anni 70 sono stati organizzati in Unità Didattiche basate su testi, sia espressamente scritti  che autentici.

Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (Common European Framework of Reference for Languages): apprendimento, insegnamento, valutazione, da ora in avanti chiamato Framework, pubblicato dal Consiglio d'Europa nella sua prima edizione del 1966 mette, in modo tassonomico, testi autentici al centro dell'insegnamento.

Quando insegnamento ed apprendimento vogliono raggiungere la competenza comunicativa, il Framework considera il testo come l'unico vero collegamento tra il discente e la cultura che una lingua esprime (Common European Framework of Reference for Languages: learning, teaching, assessment, Strasbourg, 1996).

Il Framework prende in considerazione tipi abbastanza diversi di testo su cui organizzare l'insegnamento perché solo testi autentici provenienti da vari contesti possono dare al discente una comprensione completa di come la gente comunica all'interno di una Comunità.

Il Framework non presta grande attenzione alla considerazione che solo testi autentici  possono essere utili nell'insegnamento di una lingua straniera e della sua civiltà. può essere utile ricordare l'etimologia latina della parola 'texta'.  Deriva da 'textus' che è anche all'origine della parola 'texture' (paragonare all'Italiano 'tessuto'- stoffa) Così come il 'tessuto' è un insieme complesso di fili e di disegni, un testo è un ricco insieme di informazioni sul lessico e la morfosintassi di una lingua e la civiltà, che gli insegnanti di lingua dovrebbero usare e sfruttare nel loro lavoro.

E' utile tenere a mente che il Framework non è un documento didattico ma cambia il modo in cui gli insegnanti di lingua lavorano; parte dall'assunto che l'insegnamento dovrebbe tendere ad  una competenza comunicativa attiva e vuole formare 'attori sociali', ciò, gente capace di agire con proprietà linguistica all'interno di una cultura diversa dalla propria.  I linguisti che hanno scritto questo documento sono ben consapevoli che coloro i quali studiano una lingua straniera appartengono a gruppi eterogenei: giovani che vanno  a studiare all'estero, uomini d'affari, turisti, lavoratori, persone anziane o senza titoli di studio che hanno bisogno di essere motivati, ecc.

Queste idee ci portano a due fenomeni interessanti dal punto di vista dell'insegnamento. Il primo è il nostro andare oltre la struttura rigida dell'Unità Didattica verso uno schema di lavoro più flessibile. Il secondo è la gran quantità di testi di varia natura a disposizione: narrativi, descrittivi, prescrittivi, letterari, da film, media,  teatro, libri, saggi, giornali, storia, pubblicità, scienze, ecc.

Per di più, andando oltre l'Unità didattica, il Framework incoraggia l'insegnante ad organizzare il lavoro in maniera più flessibile in modo da andare incontro ai bisogni di diversi tipi di discenti per quanto riguarda età, competenze, esperienza interculturale, ecc. Così, lo schema di lavoro che prende il posto dell'unità didattica può essere chiamato Teaching/Learning Unit (TLU), che prende in considerazione la competenza dell'insegnante e i bisogni del discente.

Lo schema della TLU è stato già delineato nella prima edizione del Framework e, senza tradire i principi neuro-didattici che ispiravano l'Unità didattica, è molto più semplice.

I.fase:      è di approccio e viene prima del lavoro vero e proprio sul testo.

II.fase:     manipolazione per capire come funziona il testo e studiarne le regole morfo-sintattiche

III.fase:   ritorno al testo per verificarne l'assimilazione e per estendersi ad aspetti della cultura e della civiltà.

 

 

Se consideriamo la TLU , le canzoni sono tra i materiali più interessanti. Una canzone è un testo autentico, cioè non è scritto per essere insegnato. L'insieme di musica e parole può essere arricchito da video, trailers, ecc. e questo fatto mantiene l'interesse e la motivazione degli studenti a livello alto. Di solito una canzone ha la lunghezza giusta per essere insegnata (tre o quattro minuti) ed è capace di mettere in funzione le abilità ricettive di una persona.  

Oltre a ciò, usare una canzone come risorsa per l'insegnamento aiuta a rimuovere le barriere comunicative tra l'insegnante e lo studente e mantiene viva la motivazione.

Nella sezione seguente si possono trovare delle raccomandazioni pratiche su come usare le tre fasi summenzionate grazie a varie attività di insegnamento ed apprendimento  costruite intorno ad una canzone.

3. COME SCEGLIERE ED USARE LE CANZONI

3.1. COSA SCEGLIERE E QUANDO USARLO?

Quali canzoni scegliere?

Ovviamente non tutte le canzoni sono adatte all'insegnamento, ma ci sono moltissime canzoni a disposizione (soprattutto on line) che possono servire in maniera egregia. Quando sono alla ricerca di canzoni utili, gli insegnanti dovrebbero solo seguire qualche  accorgimento.

Prima di tutto le canzoni da scegliere dovrebbero essere autentiche, ciò non scritte per essere insegnate. Circa l'80% della grammatica e del lessico dovrebbe essere allo stesso livello o a livello leggermente superiore rispetto al livello di lingua dei discenti. Ci dovrebbero anche essere ripetizioni di vari elementi (ritornelli, tipi di frasi, ecc.) Questo aiuta a memorizzare la struttura, il che permette agli insegnanti di creare schemi   per ulteriori esercitazioni e usi. Non ci dovrebbe essere una miscellanea di strutture grammaticali.

Naturalmente, è meglio usare canzoni conosciute dalle persone in quanto migliora la motivazione. Per quanto riguarda i  versi, dovrebbero essere chiari agli studenti perché possano essere capiti, e corretti (dal punto di vista grammaticale ed identici nella forma scritta e in quella registrata)

Quando usare le canzoni?

Ci sono  vari momenti in cui gli insegnanti possono usare le canzoni e per diverse ragioni. Per esempio, all'inizio di una lezione  per 'rompere il ghiaccio' ed incoraggiare gli studenti a cominciare a parlare e a conoscersi meglio. In seguito l'insegnante potrebbe usare le canzoni per introdurre un nuovo tema o un argomento (ad esempio, il Natale, i sentimenti, i colori, gli aggettivi di personalità, idiomi, ecc.). Usare le canzoni potrebbe essere utile quando i docenti vogliono insegnare o migliorare la conoscenza del lessico, le regole dell'ortografia, pronuncia ed intonazione, qualche pattern grammaticale più difficile e, naturalmente, quando vogliono migliorare la comprensione di un testo scritto o parlato (sia che si voglia la comprensione nel suo complesso o nei dettagli)

In linea di principio, ogni volta che gli insegnanti vogliono usare qualche particolare  canzone nel loro insegnamento, dovrebbero  seguire un procedimento in tre fasi che copre il cosiddetto pre-ascolto, la fase di ascolto e quella delle attività successive all'ascolto. Questi passi corrispondono alle tre fasi di un più ampio contesto insegnamento/apprendimento.

Diamo uno sguardo più accurato a ciascuna di queste tre fasi e alle attività che l'insegnante può usare.     

      

3.2. FASI ED ATTIVITA'

 

I.      Fase globale

Procedimenti integrati

1.     Abbassamento del filtro affettivo

2.     Costruzione della motivazione

3.     Apprendimento culturale (entrare in contatto con una cultura diversa) (introducendo uno o più testi, possibilmente accompagnati da immagini, soprattutto se le didascalie si riferiscono ai versi, al loro significato e al contesto culturale)

4.     Avvicinamento al testo, renderne chiaro il significato, trarre informazioni dal testo (parole chiavi, sinonimi, antonimi, espressioni idiomatiche, parole con effetto evocativo, domande su chi, cosa, ecc. per favorire congetture e trarne informazioni. Un primo ascolto senza alcun compito particolare)

Questi procedimenti si sviluppano durante  le attività di pre-ascolto

Alcuni dei modi possibili per preparare la classe all'ascolto di una canzone e per trarre informazioni dalle conoscenze pregresse degli studenti, le loro congetture e aspettative sono:

 

II.     Analisi

Procedimenti integrati

1.     Attività iniziale: nella fase di pre-ascolto lo studente riceve un compito da eseguire durante l'ascolto (Durante il secondo ascolto possono trascrivere aggettivi, verbi, sostantivi, prendere nota di aspetti della civiltà, disegnare le emozioni suggerite dalle parole, trovare una parola o una situazione suggerita dalle parole, ecc.)

2.     Manipolazione del testo (l'insegnante dà il testo scritto che è integrato in varie attività, come la lettura e l'ascolto, in modo da fissare suoni ed intonazioni; testi in cui scrivere le parole mancanti, frasi in disordine da riordinare, volgere dal presente al passato, passare dal maschile al femminile, trovare l'errore, ecc.)

3.     Definizione di collegamenti consci: esercizi per favorire la riflessione sulla grammatica

La fase di Analisi è legata alle cosiddette attività da svolgere durante l'ascolto.

Alcuni suggerimenti su cosa far fare agli studenti durante l'ascolto:

 

III.    Sintesi

Procedimenti integrati

1.     Comprensione profonda: nuovo ascolto dei versi

2.     Osservazioni socio-culturali e interculturali (l'insegnante favorisce la consapevolezza di una cultura diversa grazie alla discussione, frasi utili, immagini, altri testi sullo stesso argomento, ecc.)

In pratica la sintesi si ha quando l'insegnante coinvolge la classe in attività successive all'ascolto, il che spesso include il ritornare al testo e alla sua percezione, ma ad un nuovo livello di comprensione. Quando si usano le canzoni in classe, queste attività sono tanto importanti quanto quelle delle due prime fasi. Qui di seguito ci sono dei suggerimenti su come  trarre beneficio da ciò; che si è sentito con gli studenti.

Ÿ  Discussione -  scrivere le domande relative all'argomento della canzone sulla lavagna e far discutere gli studenti in coppia o in piccolo gruppi. Oppure, cercare argomenti utili per parlare o scrivere: c'è un messaggio interessante, un tema o una storia che gli studenti potrebbero discutere, spiegare, dibattere o su cui scrivere?

Ÿ  Giochi, quiz, parole crociate: costituiscono un ottimo modo per usare ulteriormente i vocaboli e/o la grammatica insegnati

3.3.  COME FARSI IL PROPRIO MATERIALE ED USARLO

La ragione per cui gli insegnanti di lingua usano le canzoni nelle loro attività in classe è la buona atmosfera che esse creano e, poiché gli studenti collegano le canzoni al divertimento piuttosto che allo studio, il loro uso rappresenta un importantissimo fattore  a favore della motivazione. Questo fatto è particolarmente vero nel caso di canzoni pop che sono senza dubbio parte della cultura giovanile. Le risorse che il nostro progetto ha sviluppato vanno oltre le caratteristiche audio che le canzoni hanno e aggiungono due dimensioni extra per aiutare gli studenti ad acquisire competenze linguistiche: informazioni video (statiche è immagini- o dinamiche- clips) e testo (come parte delle canzoni karaoke)

Dal punto di vista didattico, il karaoke potrebbe essere usato in maniera molto efficace per insegnare la lingua straniera dal momento che

Ÿ  Musica e versi aiutano la memoria (il testo procede con le rime)

Ÿ  Cantando le canzoni i discenti imparano schemi linguistici e ampliano il lessico (dal momento che nelle canzoni la lingua è messa automaticamente in un contesto naturale)

Ÿ  Mentre ascoltano le canzoni gli studenti sviluppano l'abilità di comprensione  durante l'ascolto

Ÿ  Mentre cantano gli studenti esercitano la loro pronuncia

Ÿ  Mentre leggono i versi e cantano gli studenti mettono a prova le loro capacità di comprendere un testo scritto.

I problemi più grossi che gli insegnanti devono risolvere quando usano le canzoni e i materiali ad esse collegati è la grammatica non-standard e l'immagine 'non seria' delle canzoni pop. E' abbastanza probabile che la grammatica non ufficiale confonda lo studente in particolare nel caso di alcune lingue del nostro progetto che possono essere considerate lingue non largamente diffuse LWULT (less widely used and less widely taught). Dal momento che, senza dubbio, non tutte le canzoni sono adatte ad uno sfruttamento in classe, gli insegnanti devono mettere all'opera esperienze e abilità  nello scegliere le canzoni perché questo è il primo passo nella creazione di materiali efficaci e di buona qualità.

Gli autori di questo manuale si sono concentrati nella stesura di una strategia in 10 punti per fornire supporto agli insegnanti che vogliano creare il proprio materiale. Dal momento, però, che gli stili di insegnamento e di apprendimento sono strettamente collegati alle caratteristiche personali di docenti e discenti, questa guida vuole solo offrire un quadro generale e non intende essere affatto prescrittiva.

 

Punto 1: CREARE UNA LISTA DI CANZONI (KARAOKE) NELLA LINGUA CHE SI INSEGNA.

Questo passo iniziale vuole solo aiutarvi ad entrare in contatto con le canzoni disponibili  e a farvi rendere conto di che cosa c'è  in quel mondo.

 

Punto 2: SCEGLIERE LE CANZONI (KARAOKE) CHE RISPONDONO MEGLIO AI BISOGNI DELLO STUDENTE.

L'idea principale è di focalizzarsi sulle canzoni i cui testi sono più facilmente comprensibili Naturalmente, un po' di espressioni idiomatiche possono essere divertenti, ma assicuriamoci che non rendano difficile la comprensione.

 

Punto 3: ANALIZZARE LE CANZONI (KARAOKE)

Ascolta le canzoni, leggi i testi e cerca di capire a quale bisogno degli studenti essi possono rispondere: Lessico? Ascolto? Lettura? Altro?

 

Punto 4: STABILIRE LO SCOPO DELLA LEZIONE

Questo è il momento in cui gli insegnanti devono decidere esattamente che cosa vogliono che i loro studenti imparino dalla canzone, dal momento che le canzoni possono essere focalizzate su vari aspetti del processo insegnamento/apprendimento.

 

Punto 5: CREARE IL PROPRIO MATERIALE

Forse il più importante, in quanto richiede, comunque, tutta la nostra esperienza  d'insegnamento e i nostri sforzi. Cominciando dallo scopo della lezione, elabora una serie di attività e materiali che aiuteranno lo studente ad apprendere ciò; di cui ha bisogno. Le attività e i materiali dovrebbero essere elaborati partendo dal semplice (per le prime volte che la canzone è usata) al complesso in maniera strutturata in modo da assicurare i progressi dello studente e non far cadere la motivazione.

A seconda della canzone scelta, gli insegnanti dovrebbero creare una lunga lista di tipi di esercizi: riempire i vuoti, scelta multipla, trovare il corrispondente, scrivere qualcosa; possono portare in classe testi con un tema collegato al tema delle canzoni e analizzarlo o possono chiedere agli studenti di creare un proprio testo per una particolare canzone.

 

Punto 6: INTRODURRE LA CANZONE (KARAOKE) NELLA CLASSE

Prima di iniziare l'ascolto della canzone, gli insegnanti dovrebbero iniziare una fase di riscaldamento parlando con gli studenti in modo da focalizzare l'attenzione su quello che vedranno e ascolteranno. Una discussione guidata sul tema generale della canzone è un prerequisito per ottenere  un apprendimento migliore. Gli insegnanti potrebbero dire agli studenti il titolo della canzone e gli studenti, quindi, potrebbero fare previsioni sul contenuto. La lista delle attività precedenti l'ascolto è ampia e ogni insegnante può aggiungerne di proprie. Qui si vuole solo sottolineare l'importanza di questo punto nella strategia elaborata dai partner del progetto.

 

Punto 7:  SUONARE LA CANZONE (KARAOKE)

A questo punto gli insegnanti dovrebbero portare la canzone in classe. Il primo ascolto non dovrebbe essere interrotto. Si può farla sentire una seconda volta perché gli studenti hanno bisogno di tempo per 'vedere' la canzone come un tutto. Quando gli insegnanti sono sicuri che gli studenti  hanno familiarità con la canzone, si possono focalizzare su di un approccio più dettagliato  e dare compiti specifici.

 

Punto 8: FARE LE ATTIVITA'

Questo è il momento giusto per usare i materiali creati al punto 5. E' importante procedere dal semplice verso il complesso. Le attività da fare a questo punto dovrebbero essere selezionate in maniera da collegarsi strettamente alle immagini e al testo, che forniscono un supporto immediato agli studenti nel caso si trovino in difficoltà. Non passare al Punto 9 prima di essersi assicurati che gli studenti siano passati attraverso tutto il lavoro che è stato pianificato per loro.

 

Punto 9.: ANDARE IN PROFONDITA'

A questo punto è tempo di usare le attività e le risorse più complesse create al Punto 5: introdurre esercizi grammaticali più complessi, lessico difficile, un compito scritto che inviti a riflettere (un saggio?). In linea di principio, l'insegnamento e l'apprendimento dovrebbero essere portati avanti a questo punto tenendo la canzone come punto di partenza, o come un pretesto, piuttosto che come una risorsa diretta ed immediata da consultare. A questo punto si dovrebbe passare ad una fase di consolidamento. Si possono ora anche separare tecniche di insegnamento e strumenti secondo gli stili di apprendimento individuali degli studenti.

 

Punto 10: ASSICURARSI CHE  L'apprendimento E' RESO DIVERTENTE

Canzoni e karaoke sono divertenti, per cui bisogna sempre assicurarsi che il loro uso in classe sia altrettanto eccitante e divertente. Usare le canzoni e il karaoke per insegnare  ed imparare una lingua straniera è uno dei modi più efficaci per imparare perché è un'esperienza che coinvolge molti sensi (suoni, immagini e testo sono presentati in contemporanea) e,  se usati in maniera appropriata dagli insegnanti di lingua,dovrebbero senza dubbio portare a buoni risultati.

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